Creazione, immaginazione, illusione.

Queste sono le tre parole alla base della mia passione per il mondo dell’arte figurativa. Uno strano mondo nel quale lasciare viaggiare le nostre menti e i nostri cuori sino a perdersi, per evadere dalla monotonia di ciò che ci circonda ed illuderci, anche se solo per un istante, di poter realmente far parte di quello strano mondo.

Dell’arte figurativa ciò che più mi appassiona è il disegno, un mondo basato sulla costante ricerca di perfezionamento personale, che ti spinge a scavare nelle parti più profonde, intime e nascoste della tua mente, nel quasi disperato tentativo di poter creare qualche cosa di cui poter essere realmente fiero e felice: e quando ciò accade ti regala sensazioni indescrivibili e, a parer mio, ineguagliabili.

Penso che ciò che mi ha avvicinato al mondo del disegno sia il fatto che ho sempre trovato affascinante poter imprimere su un pezzo di carta, un muro, o addirittura una persona – attraverso un tatuaggio – un’immagine che senza quel disegno solamente io sarei in grado di vedere e che invece, attraverso l’uso delle mie mani e di una matita, sono in grado di condividere con chiunque.

Per me l’arte figurativa è semplicemente questo: creare con la nostra immaginazione un’illusione in cui perderci.

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