Quando mi chiedono chi sono rispondo che sono io, semplicemente io.

 

Fin da piccola mi piaceva disegnare, leggere e scrivere: nonostante i miei pochi anni d’età, questo mi sembrava un dono.

A soli 6 anni ho iniziato a suonare il pianoforte, ma a 14 ho preso la decisione frettolosa e insensata di smettere.

 

A 7 anni ho visitato il Sudamerica, il paese nativo di mia madre, e ho capito che per me era una svolta: provo il forte desiderio di tornare in quei luoghi, dove ho imparato tanto, ho vissuto le mie prime paure e conosciuto il cuore caldo di persone che non avevano avuto niente da nessuno. L’unico modo per rivivere queste esperienze oggi per me è desiderare il ritorno.

 

Nel 2014 ho intrapreso gli studi all’Istituto Oberdan, ma mi sono accorta che era una scelta sbagliata perché non potevo dare spazio alle mie doti creative. Per questo, l’anno successivo mi sono iscritta all’Istituto Zenale, che pensavo potesse sviluppare e rendere professionale il mio potenziale. All’inizio mi sono scoraggiata, perché ero in ritardo di un anno e mezzo rispetto ai miei compagni; poi però ho imparato a fare da me e a riconoscere che non tutti avrebbero riconosciuto la mia creatività fuori dalle consuetudini. La scuola mi ha dato molto, sono curiosa, mi piace impegnarmi e dare il meglio di me. Purtroppo o per fortuna la fermezza è diventato un pilastro fondamentale della mia personalità.

 

Credo in Dio, non nella chiesa, ma ho fede. Fede che tutto possa andare come deve andare, in me e nelle persone che mi circondano, perché se hai fede non puoi sbagliare. Il complesso dei principi che seguo mi rendono diversa dai valori del mondo e mi aiuta a comportarmi come vorrei che gli altri si comportassero con me. A volte non basta solo non fare agli altri quello che non vorresti venisse fatto a te.

 

Oggi, nonostante io non abbia ancora realizzato il sogno di diventare una fotografa professionista, sono felice e grata della vita che faccio: ho al mio fianco due genitori fantastici, le mie amiche, un ragazzo e tanti obiettivi da raggiungere. La passione per la cucina sudamericana e mediterranea e la musica latina colmano, per il momento, il sogno di tornare in Sudamerica.

 

La strada è ancora in salita, ma ho tanta fiducia che i miei sogni possano realizzarsi e che avrò il coraggio di esaudire i miei desideri.