‘Dotato di grande energia, è una persona particolarmente espansiva e loquace. Ama il divertimento e la vita in compagnia, ma attenzione a non entrare troppo nella sua privacy, della quale risulta molto geloso.’
Questa è una piccola descrizione della personalità associata al mio nome, scritta su un quadratino di legno che mia madre mi ha regalato a Natale, dicendomi di averlo preso per scherzo in una delle classiche edicole-bancarelle nei sotterranei della metro. Peccato che scherzando ci ha azzeccato in pieno… E’ un regalo che ho apprezzato molto, anche per il legame affettivo verso chi me lo ha donato. Ogni tanto, quando sono a casa, lo sollevo dalla mensola su cui è posato e lo rileggo, ripensando all’anno in cui mi è stato regalato: il 2017.
Il 2017 è stato un anno molto significativo per me, in cui ho imparato molte cose, tante belle ma altre meno. Si è aperto con la ricorrenza del primo anno passato da mio fratello lontano da casa (lontano non proprio dai, abita sotto di me…). Un anno che mi ha insegnato ad assumermi le mie responsabilità (non che prima non le avessi, eh) per aiutare la mamma che si ritrovava con un figlio pigro con cui vivere (sono una persona loquace e espansiva ma anche molto indolente) a cui era difficile assegnare anche le più piccole faccende di casa, come portare giù la spazzatura alle 22 o stendere i panni. Sì, sono cose che faceva prima mio fratello ma ora toccano a me.
Il 2017 è stato un anno importante anche perché papà è tornato a vivere a casa mia, anzi nostra. Un evento pazzesco, molto strano a parer mio, dato che non capita quasi mai che due genitori separati finiscano per ritornare nella stessa casa. Tutto questo mi ha garantito una maggiore serenità.
Un anno pieno di responsabilità, di ritorni importanti e di bei momenti, come la prima vacanza con i miei amici e il tanto atteso giorno del diciottesimo compleanno.
‘Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale, e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.’
Il 2017 per me si è chiuso ad Ottobre, precisamente il 10, con la morte di mia nonna. La nonna materna con cui vivevo in casa da quando ero nato, che mi preparava da mangiare ogni giorno, che mi veniva a prendere a scuola in bicicletta e che mi faceva trovare sotto il piatto le classiche 4 bustine di figurine Calciatori Panini e che si arrabbiava quando dicevo le parolacce… un evento aspettato, ma quando arriva quel momento, nessuno lo vuole concepire. La morte di mia nonna è stato vissuta in una maniera particolare da noi, senza lunghissimi pianti ma con la voglia di darci una mano per superare insieme il difficile momento e rafforzarci a vicenda.
Ora è iniziato un anno altrettanto importante, in cui mi sono prefissato due obbiettivi principali, ossia ottenere la patente di guida e superare gli esami scolastici. Due obbiettivi che solo con dedizione ed impegno si possono raggiungere, anche perchè sono i primi obbiettivi che un ragazzo appena maggiorenne si imposta per poi raggiungerne altri in futuro.