Non è facile raccontare di se stessi ma … bisogna sempre provarci …
Quando i miei genitori hanno detto ai loro genitori che aspettavano un bambino, la loro reazione è stata quella di profondo amore e gioia verso di loro ma soprattutto verso di me, in quanto sarei stato il primogenito e il primo nipote.
Sono sempre stato una persona molto vivace e di compagnia, fino all’età di sei anni, quando ho iniziato il mio percorso scolastico dove ho anche sviluppato la passione per le  due ruote.
Appena iniziai ad andare a scuola, mi ritrovai in un mondo completamente diverso da quello che mi aspettavo, perché dovevo rapportarmi con persone che non conoscevo, ma soprattutto perché dovevo cercare di ambientarmi in una nuova realtà.
Dopo qualche giorno, la mia personalità cambiò e iniziai a chiudermi in me stesso, manifestando tutta la mia timidezza, cosa che scomparve appena feci amicizia con i miei compagni.
Finito il primo percorso di studi, ne iniziò subito un altro, quello delle scuole medie, periodo che non passai affatto bene, a causa di altri ragazzi a cui piaceva prendermi in giro solo perché avevo qualche chilo di troppo.

Tuttavia, mi sento di dover ringraziare questi prepotenti, perché con il loro atteggiamento, mi hanno aiutato a capire che nella vita non bisogna mai farsi mettere i piedi in testa da nessuno e che quello che pensano gli altri non deve prevalere sulle mie idee.
Durante l’ultimo anno di scuola media, con l’aiuto della mia famiglia, dei professori e dei miei amici, riuscii a scegliere il mio percorso di studi successivo, che mi portò allo Zenale.
Durante questi cinque anni, ho fatto nuove amicizie, che hanno cambiato la mia vita in modo drastico.

Per esempio, grazie ad alcuni membri della mia classe, sono riuscito a iniziare quello che molte persone non reputano uno sport ma più un passatempo, il Soft-Air (un’attività ludico/sportiva basata sulla simulazione più o meno fedele di tecniche, tattiche e usi militari).

Questo è stato il momento che ha cambiato in meglio la mia vita, aiutandomi a capire quello che poi avrei scelto di fare, infatti, sia grazie a questo sport che agli incontri organizzati dalla scuola con le varie università e accademie, mi sono orientato verso una carriera nel modo delle forze armate.

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