Sono nata in un minuscolo paese in provincia di Milano, che ho sempre sentito troppo piccolo e stretto per me e le mie ambizioni. La voglia di scappare da lì mi ha sempre accompagnato e si è tradotta nell’amore per il viaggio: a bordo di qualche aeroplano, verso paesi lontani; o dentro di me, attraverso l’arte.

 

Ho sempre vissuto l’arte come una forma di espressione. Disegnare e ascoltare musica mi permettono di scollegarmi dal mondo e collegarmi con me stessa, di entrare in un universo tutto mio.

La passione per l’arte l’ho sempre avuta nel sangue, forse ereditata da mio padre che da giovane dipingeva. Sin da piccola scarabocchiavo interi quaderni e costruivo oggetti inutili e ingombranti a cui davo nomignoli strani.

Con la scelta delle superiori ho stravolto completamente le aspettative che insegnanti e amici avevano su di me. In quell’occasione ho capito che – nonostante la paura – distinguermi, trovare una strada solo mia, diversa da quella del mio “gruppo”, non mi avrebbe fatto male. E proprio questo bisogno di distinguermi è cresciuto insieme a me e mi ha portato a scegliere una strada ambiziosa, che molti dicono impraticabile. Ebbene sì, voglio lavorare in quello che tutti comunemente chiamano “mondo della moda”: un mondo enigmatico, misterioso.

 

Voglio fare della moda il mio lavoro. Perché la moda è una forma d’arte, la forma d’arte che ho scelto per esprimere me stessa.